"If I think about the future of cinema as art, I shiver" (Y. Ozu, 1959)

Prano Bailey-Bond

Wednesday, 25 August 2021 16:27

Censor

Londra livida horror anni ottanta. VHS da censurare. La censura che è in noi, forse un omicidio, la sete di sangue. Fa tenerezza come film in costume, ma è talmente preciso e onesto nel ricordare quegli anni. Prano Bailey-Bond, primo film, da dove ti viene questa conoscenza di cose che non hai vissuto? Di cui non sai niente? Non-sapere significa trasformare energia, si ricorda qui accanto. Notevole il silenzio, o meglio la cura del suono ovattato e vuoto e la luce scabrosa, foriera di perversione, cronenberghiana quasi, se non fosse l’adesione (dolce, certo) al genere nel finale che in parte normalizza. Ma il nulla filmato per lungo tempo all’inizio, l’accadere pesante del nulla rotto dall’omicidio improvviso del regista che ti ossessiona, nervo teso nel bel mezzo del film, con i capelli bagnati e appiccicati nella notte di pioggia lucida e violenta, ne valgono l’idea stessa.

 

Read 887 times
Rate this item
(0 votes)

- Questo sito utilizza cookies, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e gestire la tua navigazione in questo sito. I cookies necessari al funzionamento del sito sono già stati installati.Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookies, consulta la Cookies policy.

  Accetto i cookies da questo sito.
EU Cookie Directive Module Information